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Ictus e ipertensione, un legame pericoloso


Nei Paesi occidentali, l’ictus è una delle prime cause di morte e la prima di disabilità permanente in soggetti adulti. Solo in Italia, ogni anno, circa 150.000 ultrasessantacinquenni sono colpiti da ictus ed oltre 700.000 anziani hanno avuto almeno un episodio.



L’ictus cerebrale ischemico colpisce in modo apparentemente inaspettato, ma in realtà non è così.
Una delle cause scatenanti, spesso sottovalutata e non adeguatamente trattata, è l’ipertensione.



È quanto emerge da uno Studio, pubblicato sul Journal of Neurological Sciences, che ha coinvolto 22 ospedali in 7 paesi europei: Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Ungheria, Spagna e Portogallo. La parte italiana della ricerca è stata coordinata da Antonio Di Carlo dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (In-Cnr) e da Domenico Inzitari e Maria Lamassa dell’Università di Firenze, insieme a Charles Wolfe del King’s College di Londra.



L’ipertensione arteriosa e la fibrillazione atriale sono risultati i fattori di rischio più rilevanti per lo sviluppo delle forme più gravi di ictus cerebrale ischemico.
Lo studio mette dunque in risalto l’importanza di questi due fattori di rischio e le necessità di una più efficace prevenzione.


21/07/2006

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